Notizie e approfondimenti locali, peninsulari, insulari e internazionali A cura della Ciurma Pirata di RadioGramma (lunedì) Radiospore (martedì e giovedì), RadioWombat (mercoledì), e RadioForte (venerdì) On air dal lunedì al venerdì alle 13:00
Sono un lavoratore dello spettacolo, lavoro come performer e come insegnante. Non lavoro dal 29 Febbraio.
Non percepisco reddito di nessun tipo. Fortunatamente ho una casa di proprietà, e tra i risparmi e gli aiuti in famiglia sto riuscendo a sopravvivere. Ho fatto richiesta per i 600 euro, anche se non è del tutto chiaro se la mia categoria e con il mio tipo di contratto (intermittente) potrò accedere. Addirittura le operatrici dell’INPS non mi hanno saputo rispondere, e semplicemente mi hanno consigliato di provarci.
Come se la vita e la sopravvivenza di una persona si possa affidare a un tentativo. Come insegnante presso una palestra sportiva potrei richiedere un aiuto al CONI, che però sta ritardando e dall’inizio ha dato solo risposte confuse e non chiare. La realtà dei fatti è che ad oggi non ho alternative, non posso lavorare, e non è per colpa mia. La prospettiva che mi si pone davanti è di restare senza lavoro per molti mesi.
Nel mentre politicanti vari e opinionisti di mestiere invocano artisti e performer ad allietare la quarantena con dirette, video e quant’altro.. come se di queste cose si potesse mangiare.
Quello che chiedo è semplicemente una tutela, un reddito e la possibilità di avere una struttura, una categoria, qualcosa che possa aiutarmi e aiutare i miei colleghi. Se vogliamo concerti, spettacoli, commedie, show, cabaret e altro questo è il momento di supportare chi rende possibile tutto questo!”