Bagdad café (Percy Adlon, 1987)

Domenica 6 marzo 2022

H 20:30 Sala cinema

Il CinePop riapre i battenti nella nostra fantastica sala cinema, con aria calda e birrette fresche a prezzi popolari!

Questa domenica andiamo nel deserto tra l’Arizona ed il Nevada con due donne molto diverse, entrambe pronte a cambiare la propria vita per sempre.

Nella surreale atmosfera di una non meglio precisata località nei pressi di Las Vegas precipita il destino di una donna bavarese dall’aspetto pittoresco e rigido.A seguito di una lite con il marito, Jasmin Munchstettner (Marianne Sägebrecht), turista tedesca, munita di disarmante forza d’animo, si trascina serenamente lungo gli anonimi orizzonti del deserto. Il percorso è lungo e faticoso ma non abbastanza da distogliere Jasmin dal suo intento di fuga solitaria. Nel frattempo, il destino di un’altra donna si prepara a grandi cambiamenti: la nevrotica Brenda (CCH Pounder), padrona del Bagdad Cafè, scalcinato locale senza birra e caffè, e dell’altrettanto squallido Motel, si trova costretta a cacciare di casa il marito. Donna dal carattere deciso ed irruento, Brenda deve occuparsi di un marito buono ma infantile, di due figli ed un nipote neonato ed anche dell’attività: il Bagdad Cafè appunto, scenario dell’incontro tra le due donne, nonché dell’intero svolgimento della vicenda.

Bagdad Café è la storia di un incontro/scontro tra donne diverse e tra modi di vivere ben distanti tra loro.
I dissapori interpersonali sembrano sopirsi, le solitudini vengono scacciate dalla voglia di stare insieme, le distanze tra chiunque entri nel locale appaiono azzerate e l’amicizia tra le due donne è ormai tacitamente consolidata: neppure il classico, e tutto U.S.A., problema della green card terrà per molto Jasmin lontana da Brenda e dai suoi nuovi amici nonché da una probabile nascente storia d’amore.

E’ un film che mostra delle solitudini scomparire silenziosamente di fronte alla solidarietà e che parla della condizione delle donne ricordando che ogni donna ha in sé la forza di ribellarsi e rompere le vecchie catene senza per questo condannarsi alla solitudine o alla debolezza, anzi, tutt’altro.

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