My Beautiful Laundrette (Stephen Frears 1985)

DOMENICA 3 MARZO 2019

AperiCinePop! Da marzo ci vediamo per aperitivo vegetariano e birrette dalle 19:00, inizio film 20:30. Non mancate!

Ambientato nella comunità pakistana di Londra, My Beautiful Laundrette è una storia d’amore fra due ragazzi che parla di razzismo, sessualità, violenza e spirito imprenditoriale ai tempi della Thatcher, le cui politiche neoliberiste e bigotte cambiarono profondamente il tessuto sociale e culturale del paese. Oltre a promuovere impresa e proprietà d’immobili come massima aspirazione per tutti, la Lady di Ferro fu anche paladina della famigerata Sezione 28 del Local Government Act (1988) che obbligava gli enti locali a “non promuovere intenzionalmente l’omosessualità o pubblicare materiale con l’intenzione di promuovere l’omosessualità [o] promuovere l’insegnamento in qualsiasi scuola finanziata dallo stato dell’accettabilità dell’omosessualità come pretesa relazione familiare”, con pesanti ripercussioni sulla comunità LGBTQ.

In un paese dove regnano la smania imprenditoriale e l’omofobia predicate dalla Thatcher, Omar (Gordon Warnecke) prende in gestione la lavanderia a gettoni dello zio ricco e faccendiere con l’intenzione di trasformarla in uno sfavillante esempio di successo commerciale. Quando dà da lavorare a Johnny (Daniel Day-Lewis), amico d’infanzia ed ex-membro del Fronte Nazionale che vive sulla sua pelle l’esclusione sociale causata dal Thatcherismo, i due non diventano solo soci in affari ma anche amanti. Ma le cose si complicano quando la rabbia della gang che Johnny ha disertato cresce e Omar deve affrontare una situazione familiare difficile.

Scritto dallo sceneggiatore anglo-pakistano Hanif Kureishi e diretto dall’inglese Stephen Frears, My Beautiful Laundrette affronta temi politici difficili nella Gran Bretagna degli anni ’80 con acume e humour, offrendo spunti per parlare della situazione sociale e politica di allora come di quella odierna e della sinistra neoliberista di Blair che nasce proprio dal Thatcherismo per poi diventare l’unica opzione di ‘sinistra’ in tanti altri paesi.

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