Una mujer fantástica (Sebastián Lelio, 2017) // 8 marzo 2020

Aperitivo con cibarie, birrette e vino dalle 19:30
Inizio film 20:30

L’8 marzo lottiamo e ci prepariamo insieme per lo sciopero globale transfemminista del 9 marzo col primo film cileno a vincere l’Oscar per miglior film straniero.

Marina (Daniela Vega) è una ragazza transgender che vive a Santiago con il suo compagno Orlando (Francisco Reyes), più anziano di lei, col quale è andata a vivere da poco. Una sera Orlando si sente male e cade per le scale mentre Marina lo sta portando in ospedale, dove morirà in seguito an un aneurisma. Oltre al lutto, Marina dovrà affrontare le indagini della polizia che sospetta un suo coinvolgimento nella vicenda che ha portato alla morte del compagno e la transfobia da parte della famiglia di Orlando, che cerca di allontanarla con ogni mezzo. Ma Marina non si dà per vinta e lotta contro la loro ostilità con tutte le sue forze, aiutata anche dalla solidarietà di alcun*.

Il trionfo di Una mujer fantástica agli Oscar ha riacceso e accelerato il dibattito pubblico sull’identità di genere e i diritti trans in Cile, dove gruppi di attivist* LGBTQI+ hanno sfruttato le tante dichiarazioni celebratorie da parte delle autorità in seguito all’Oscar per pretendere una legge che ‘protegga le persone trans dall’infanzia e senza condizioni’ (Rolando Jiménez, presidente del Movimiento de Integración y Liberación Homosexual). Nel 2018 è stata approvata la Ley de identitdad de género che stabilisce il diritto delle persone trans di età superiore ai 14 anni di cambiare il proprio nome e genere sui documenti ufficiali – una vittoria parziale, dato il limite di età, ma comunque significativa. L’attrice trans Daniela Vega è diventata il simbolo di questa lotta per la comunità trans in Cile, dove le donne trans restano le più discriminate nella comunità LGBTQI+.

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