Radio autogestita genovese,
ascoltaci in AM alla frequenza 1359 kHz o in streaming su uno di questi link. Buon ascolto!
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Laboratorio Sociale Occupato Autogestito
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Questa domenica (2 ottobre 2022) piadina romagnola fatta in casa (all’olio), Amarcord, sangiovese e birrette! Noi ci mettiamo le piadine calde (e da bere), voi portatevi quello che volete per farcirle.
Piadina dalle 19:30, inizio film 20:30.
Dopo l’ampiamente annunciata ascesa della destra, abbiamo pensato di programmare un grande classico di Fellini ambientato in un momento imprecisato degli anni ’30 nella sua città natale, una Rimini animata dai personaggi macchietta del mondo felliniano. Questo popolo infantile è terreno fertile per l’ideologia fascista, che viene rappresentata attraverso uno sguardo satirico in un film sempre (purtroppo…) attuale.
Fellini disse questo del suo film: “La provincia di Amarcord è quella dove tutti siamo riconoscibili, autore in testa, nell’ignoranza che ci confondeva. Una grande ignoranza e una grande confusione. Con questo non voglio minimizzare le cause economiche e sociali del fascismo. Voglio dire che quello che mi interessa è la maniera, psicologica, emotiva, di essere fascisti: una sorta di blocco, di arresto alla fase dell’adolescenza.
Tale arresto, tale repressione del naturale sviluppo di un individuo, credo che per forza debba scatenare dei grovigli compensatori. È forse per questo che quando la crescita si risolve in un’evoluzione tradita e delusa, il fascismo, per taluni aspetti, può perfino sembrare un’alternativa alla delusione, una specie di velleitaria e sgangherata riscossa.
Fascismo e adolescenza continuano ad essere in una certa misura stagioni storiche permanenti della nostra vita. L’adolescenza, della nostra vita individuale; il fascismo, di quella nazionale: questo restare, insomma, eternamente bambini, scaricare le responsabilità sugli altri, vivere con la confortante sensazione che c’è qualcuno che pensa per te, e, una volta è la mamma, una volta il papà, un’altra volta è il sindaco, o il duce, e poi il vescovo, e la Madonna e la televisione.”
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